Sembra una squadra schierata, e infatti lo è.
E’ scesa in campo per avviare al lavoro giovani disoccupati. Una partita importante.
Un progetto di comunità per educare e avviare al lavoro dieci giovani disoccupati con meno di 24 anni in altrettante imprese artigiane del settore moda. A mettersi insieme per la 4^ edizione di Bottega Scuola sono Fondazione Romagna Solidale, Confartigianato, Fondazione Almerici e Fondazione Cassa di Risparmio. Due i partner: la società ministeriale Italia Lavoro e Formart.
Quattro i patrocini: dei comuni di Cesenatico, Savignano, San Mauro Pascoli e Gatteo. Tre gli istituti scolastici con cui il progetto entra in relazione: professionale Comandini di Cesena, Calzaturiero Moda Curie di Savignano e Scuola di moda. 52 i ragazzi che hanno fatto domanda di partecipare, dieci i prescelti.
La peculiarità di questo progetto sapete qual è? Che i ragazzi, attraverso un tirocinio retribuito di sei mesi, vengono inseriti in imprese artigiane del settore moda del comprensorio e sono affiancati da un tutor, il titolare della azienda che funge da maestro artigiano. Il quale si è impegnato a curarne l’educazione al lavoro. Stando loro accanto, giorno dopo giorno. Per insegnare come si fa e anche come si è artigiani. Oltre al tirocinio di sei mesi, i nostri ragazzi svolgeranno formazione trasversale e specialistica. A fine progetto lavoreranno in un cantiere comune delle dieci imprese per realizzare un manufatto ‘partecipato’. Perché qui tutto è collegato: niente compartimenti stagni, si fa ‘bottega scuola’ in rete, altrimenti che progetto di comunità sarebbe?
L’anno scorso su dieci partecipanti a Bottega Scuola sette hanno trovato lavoro e i restanti no, ma solo perché hanno scelto loro altre strade. Insomma: se faranno bene, i ragazzi è probabile che possano trovare lavoro.
Buona bottega ragazzi, buona scuola maestri!